PCT – Estrazione di duplicati e copia dal fascicolo informatico

Egregi Colleghi,

con il recente aggiornamento dei sistemi informatici sono state introdotte importanti novità in ordine alla fruibilità dei documenti scaricabili dai fascicoli informatici.

In particolare: (i) è stata introdotta la possibilità di scaricare il duplicato(1) di un atto/provvedimento; (ii) è stata migliorata la funzionalità di scaricamento delle copie di atti/provvedimenti che, ora, riportano mediante diciture di colore blu poste in alto a destra del primo foglio i seguenti dati: tipologia provvedimento, numero Registro Generale, numero Ordine, numero Registro Cronologico, estremi di registrazione del provvedimento; (iii) è stata introdotta la possibilità di scaricare l’impronta del file secondo lo standard MD5.

Duplicati

La prima funzionalità consente di scaricare un file che è nella sostanza indistinguibile dall’originale(2), tanto che a mente dell’art.23-bis D.Lgs. 82/2005 possiede il medesimo valore giuridico del documento informatico da cui è tratto. Potranno quindi essere scaricati duplicati dei provvedimenti sottoscritti dal giudice e controfirmati dal cancelliere (quando previsto) oppure degli atti depositati dalle altre parti processuali o da voi stessi. Tale funzionalità può rivelarsi particolarmente comoda, in quanto, in caso di successiva notificazione via PEC di duplicati, non è necessario procedere ad alcuna autenticazione dei medesimi, con semplificazione della procedura.

Copie informatiche

La seconda funzionalità consente di semplificare l’estrazione di copie, informatiche e non, dei provvedimenti giudiziali ai fini della notificazione, superando le perplessità di molti in ordine alla mancanza sulle copie prodotte dal difensore ex art.16-bis, comma 9-bis, D.Lgs. 179/2012 del numero d’ordine e del numero di cronologico, presenti invece nelle copie prodotte a cura della cancelleria. Ora, infatti, le copie scaricabili dal fascicolo informatico dai difensori non differiscono in nulla rispetto a quelle prodotte dalla cancelleria, così che non v’è più ragione di accedervi per la richiesta di copie autentiche in tutti i casi in cui la norma succitata conferisce ai difensori il potere di attestazione di conformità. La novità comunque non innova nulla in tema di procedura di attestazione, in ordine alla quale si rimanda alle precedenti comunicazioni in merito.

Impronta del file

La terza funzionalità è legata alla prima e consente agli utenti più esperti di procedere alla verifica che il duplicato dell’atto/provvedimento scaricato dal fascicolo informatico corrisponda esattamente (bit per bit) con l’originale presente nel fascicolo, del quale viene messa a disposizione l’impronta informatica (hash) in formato MD5.

Come scaricare un duplicato dal fascicolo informatico

La funzionalità è disponibile accedendo al fascicolo informatico attraverso il portale dei servizi telematici (PST – www.pst.giustizia.it) oppure, a seguito dei recenti aggiornamenti, direttamente tramite la Consolle Avvocato.

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Per le modalità pratiche di accesso e di scaricamento degli atti da PST e per ulteriori chiarimenti su quanto sopra si consiglia la consultazione delle indicazioni operative che potrete reperire in questo articolo predisposto dal Gruppo di Lavoro della FIIF(3).

Avv. Stefano Corsini

(1) D.Lgs. n.82/2005 – Art. 1, lettera i-quinquies) duplicato informatico: il documento informatico ottenuto mediante la memorizzazione, sullo stesso dispositivo o su dispositivi diversi, della medesima sequenza di valori binari del documento originario.

(2) La conformità all’originale è assoluta, quindi i documenti non presentano l’usuale coccardina utilizzata per dare evidenza alla circostanza che il documento è firmato digitalmente, indicando i dati di chi lo abbia sottoscritto. La presenza e la validità delle sottoscrizioni digitali possono essere verificate con gli appositi strumenti software (funzione di verifica degli applicativi utilizzati per l’apposizione della firma digitale, ad es. Dike o ArubaSign o lo stesso programma Acrobat Reader).

(3) Fondazione Italiana per l’Innovazione Forense del Consiglio Nazionale Forense.